martedì 23 febbraio 2010

Una cenetta "in coccotte"

Eccomi di ritorno!
Ho tantissime ricette da postare ma sono sempre di corsa e riesco difficilmente a trovare un po' di tempo per me e per il mio "hobby".
Una buona giornata è appunto il Martedì, perchè mentre mia figlia è in palestra ho un'oretta libera ;)
La ricetta che oggi vi propongo è tratta, come sempre (che monotonia..!) dalla Cucina Italiana, ed è un secondo a base di uova molto molto saporito e, naturalmente, facile e veloce da realizzare!

Ingredienti per 4 persone:
8 uova
250 gr di bietole (erbette)
80 gr di robiola
aglio
burro
olio extravergine di oliva, sale e pepe

Procedimento:
Mondate e lavate le bietole e, senza scolarle troppo, stufatele in padella con un filo d'olio, sale e uno spicchio di aglio: saranno pronte in circa 7 minuti.
Sgocciolatele quindi dal condimento, poi sminuzzatele e distribuitele nelle "cocottine" abbondantemente imburrate.
Sgusciate su ognuna 2 uova, poi conditele con sale, pepe, pezzettini di robiola, una piccola noce di burro e infornatele a bagnomaria a 180°C per 10 minuti.
Ecco la foto delle cocottine in cottura a bagnomaria ;)


Servite le cocottine appena sfornate, eventualmente accompagnate da sottili grissini croccanti da intingere nel tuorlo. ( Io invece le ho accompagnate con il pane della mezz'ora delle Sorelle Simili, non sono riuscita a fare i grissini ;) Buonissime le stesso!

martedì 16 febbraio 2010

La tradizione continua.....la mia piadina



Ebbene sì voglio continuare con le ricette della tradizione emiliano-romagnola postandovi la mia versione della piadina. Di ricette ce ne sono tantissime e tutte più o meno buone, alcune usano il lievito altre il bicarbonato, ma gli ingredienti fondamentali per la piadina sono la farina, lo strutto e l'acqua.
Io di ricette di piadina ne conosco e ne ho sperimentate veramente tante prima di riuscire a farle bene, perchè, non so come, ma si seccavano subito dopo cotte; poi è arrivato il giorno del corso di cucina e lì ho imparato a fare quella che io ritengo essere "la vera piadina romagnola": una piada che rimane morbida anche se si raffredda, una piadina che se voglio la precuocio e poi la metto in un sacchetto in frigorifero e quando ne ho voglia la finisco di cuocere proprio come quelle che compri al supermercato, solo che in queste non c'è l'alcool e sai esattamente cosa ci hai messo dentro.
Sono così contenta dell'ottima riuscita di questa ricetta ( per la gioia della mia famiglia, che non ne poteva più di mangiare piadine "secche" ;) che ho scattato più foto del solito =D Perciò portate pazienza ma ve le voglio mostare tutte!
Prima però, la ricetta:

Ingredienti:
500 gr di farina di grano tenero tipo "0"
100 gr di strutto
138 ml di acqua tiepida circa
15 gr di sale
un pizzico di bicarbonato

Procedimento:
Disporre la farina a fontana sulla spianatoia, mettere al centro lo strutto morbido a pezzetti, il sale, l'acqua e impastare.
Lavorare fino ad ottenere una pasta omogenea, liscia ed elastica ( perciò, se occorre, aggiungere ancora un goccino d'acqua).
Dividere l'impasto in palline da circa 110 gr ciascuna, avvolgerle nella pellicola e lasciarle riposare in frigo per almeno 2 ore.
Tirarle poi fuori, lasciarle riposare per 30 minuti e stendere ognuna a circa 3 mm di spessore ottenendo un diametro di circa 20/23 cm.

Con questa ricetta vengono circa 8 piadine.
Ora scaldare bene il testo (è molto importante),; il fuoco deve essere vivace e la cottura rapida altrimenti rischiate di seccarla, allo stesso tempo state attenti che il testo non sia troppo caldo altrimenti potrebbe bruciare!
Mettere la piadina sul testo e muoverla continuamente facendola ruotare su se stessa, senza voltarla, con una forchetta e forare le bolle che si formeranno.
Controllate spesso la parte di piadina a contatto del testo e quando compariranno le tipiche macchiette marroncine delle bolle e prima che raggiunga un colore dorato, voltarla e cuocerla dall'altro lato. La cottura da entrambi i lati deve durare pochi minuti altrimenti la piada si secca.


sabato 13 febbraio 2010

Il mio gnocco fritto

Una visita improvvisa. Che fare? L'affettato ce l'ho..ma niente pane..le mantovanine non riesco mai a congelarle..sono sempre poche ;) E allora che fare se non una ricetta tipica della cucina emiliana? Gnocco fritto!
Io solitamente preferisco farlo d'estate così che posso friggere in balcone ma in casi eccezionali come questo...non c'è niente di meglio del buon gnocco fritto (magari abbinato a un paio di crescentine o tigelle, come si dice qui, è il massimo ; Le posterò sicuramente in seguito).

Questo impasto che deve risultare abbastanza sodo, non necessita di lievito poichè è la lavorazione che lo fa gonfiare in cottura, alcuni però usano aggiungere un pizzico di bicarbonato o lievito chimico o una punta di lievito di birra (6 gr per 500 gr di farina). Io non uso nulla di tutto ciò ma vi assicuro che si gonfia tantissimo lo stesso e non risulta per niente unto! L'importante è che lo strutto o l'olio nel quale friggete i pezzi di gnocco sia molto caldo.
Ecco la ricetta:

Ingredienti
500 gr di farina "0"
250 gr circa di acqua o latte
50 gr di strutto
15 gr di sale
un pizzico di bicarbonato (facoltativo)
strutto o olio per friggere

Procedimento
Setacciare la farina sulla spianatoia e disporla a fontana, mettere al centro il sale, lo strutto morbido a pezzetti e iniziare ad impastare aggiungendo il liquido tiepido al centro della fontana e proseguire fino ad ottenere una pasta omogenea, liscia ed elastica.
Raccogliere a palla e lasciar riposare sulla spianatoia coperta con una ciotola per almeno 20 minuti.
Sulla spianatoia leggermente infarinata stendere poi la pasta con il mattarello a circa 3 mm di spessore o con l' Imperia fino alla tacca 3 o 4 (io uso la macchina, si fa prima ;),tagliarla a losanghe o a quadrati, disporle su un vassoio coperto con un canovaccio o con carta da forno.
Friggere in olio o strutto bollente, sgrondare su carta assorbente e servire subito.
Vedrete che sarà un successo!
Non per niente sono riuscita a fare solo queste due foto..:)



martedì 9 febbraio 2010

Il nostro kranz

Oggi ho voglia di dolce, e quidni ho pensato di farvi "assaggiare" il meraviglioso kranz che abbiamo fatto al corso di pasticceria. Abbiamo? Come abbiamo direte voi?
Sì perchè per questa ricetta, anzi per l'esecuzione e per queste foto devo ringraziare la mia amica Patty che si è gentilmente prestata ad eseguire l'opera; perchè è lei la "vera maestra del kranz" Comunque vi garantisco che è veramente buono. Non spaventatevi se la spiegazione è un po' lunga ma è più facile eseguirla che leggere tutto.
Bene ora si comincia, tutti all'opera....
Ingredienti:
Per il Kranz
500 gr di pasta brioche già lievitata (sotto vi scriverò la mia ricetta)
200 gr di pasta sfogliata ( abbiamo usato quella già pronta)
50 gr. di burro
50 gr di zucchero a velo
50 gr di uva sultanina
50 gr di scorza di arancia candita
la scorza grattugiata di un limone

Per lucidare
50 gr di marmellata o gelatina di albicocche

Per la glassa
200 gr di zucchero a velo
4 cucchiai circa di acqua

Procedimento:
Ammollare l'uvetta in acqua tiepida per circa 15 minuti, sgrondarla e strizzarla.
Riprendere la pasta, lavorarla delicatamente e sulla spianatoia leggermente infarinata tirarla a rettangolo di circa 1/2 cm di spessore, pennellarla con la metà del burro fuso, distribuire l'uvetta, i canditi, la scorza di limone grattugiata e spolverare con la metà dello zucchero a velo.
Sulla spianatoia leggermente infarinata tirare la pasta sfogliata e adagiarla sulla pasta brioche. Pennellare col restante burro fuso e spolverare col restante zucchero a velo. Avvolgere insieme gli impasti piegando a portafoglio nel senso della lunghezza. Tagliare in senso verticale il cilindro in 4 parti per tutta la sua lunghezza, arrotolare i quarti di cilindro a due a due e attorcigliare nuovamente i torciglioni ottenuti. Disporre su griglia coperta con carta vegetale e lasciare lievitare per circa 50 minuti in luogo caldo e umido. Infornare a 170° per circa 45 minuti.

Preparare la glassa:
In una ciotola setacciare lo zucchero a velo, aggiungere l'acqua e mescolare accuratamente con un cucchiaio. Conservare con pellicola fino al momento dell'uso. Pennellare con gelatina di albicocche intiepidita e glassare. lasciare raffreddare il kranz su una griglia.

NB La lievitazione del kranz sarebbe opportuno che avvenisse ad una temperatura non superiore ai 25° per evitare che la pasta sfogliata in esso contenuta fonda prima della cottura.

Qui sotto vi metto le dosi della mia pasta
brioche


kg. 1 di farina 00
200 gr di zucchero
200 gr di burro
150 gr di latte circa
50/70 gr di lievito di birra
6 uova
15 gr di sale
la scorza grattugiata di un limone

Procedimento per pasta brioche:
Sciogliere tutto il lievito in 100 gr di latte tiepido con un pizzico di zucchero.
In una capace ciotola setacciare 200 gr di farina, unire il lievito sciolto nel latte e impastare fino ad ottenere un morbido impasto omogeneo.
Coprire con pellicola, lasciando un piccolo sfiato e lasciare lievitare fino al raddoppio del volume.
In un ambiente caldo e umido, alla temperatura di circa 30°C, il lievitino lievita in circa 30 minuti. Sciogliere il lievitino con i restanti 50 ml di latte, unire le uova, il burro morbido a pezzetti, lo zucchero, la scorza grattugiata di limone e iniziare ad impastare incorporando la restante farina setacciata.

Indicazioni:
Con queste dosi ci vengono non soltanto il kranz ma anche altre brioche per colazione oppure le veneziane, le svedesi ( le ricette ve le posterò più avanti)
per eseguire solo il kranz dimezzare la dose della pasta brioche.


lunedì 8 febbraio 2010

W IL CARNEVALE!!!!!


Sta arrivando "Giovedì Grasso" e da brava emiliana ho pensato di fare le frappe.
Sì perchè mettono allegria e sono tanto tanto buone, almeno per me:)
Questa è la mia ricetta, ovvero una tradizione di famiglia...
Ingredienti:
500 gr di farina 00
2 cucchiai di zucchero
1 uovo intero
2 tuorli
30 gr di burro
un goccio di vino bianco per impastare ( io ho usato vino bianco secco)
olio per friggere (olio di semi di arachide)
zucchero a velo

Procedimento:
Unire alla farina le uova, lo zucchero, il burro morbido e il vino bianco a poco a poco, fino ad ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso. Mettere l'impasto in una ciotola coperta da pellicola e lasciare ripoasare 15/20 minuti. Dividere poi l'impasto in piccoli pezzi e tirarli con l'Imperia molto sottili ( io sono arrivata fino alla penultima tacca dell'Imperia), tagliare poi la sfoglia in strisce, non lunghissime, e friggerle in olio caldo, in un piccolo pentolino, una o due alla volta.
IMPORTANTE: Tirare un pezzetto di pasta, formare le strisce e friggerle, poi tirare l'altro pezzetto di pasta e così via. Non lasciare la pasta tirata perchè rischia di seccarsi; è importante friggerle subito dopo averle tirate.
Scolarle su carta assorbente e spolverizzarle con lo zucchero a velo.
Senza frappe che Carnevale è?

giovedì 4 febbraio 2010

Una cena rapida ma d'effetto: Uova nelle Baguette

La ricettina di oggi è molto semplice, velocissima ma di grande effetto!!
Piace sicuramente a grandi e piccini, ed è ideale per chi è sempre di corsa (come me).

Ingredienti per 4 persone:
4 tranci di Baguette g. 50 cad.(io ho fatto le mie, sotto vi scriverò la ricetta
se qualcuno volesse provarla)
olio extravergine d'oliva gr. 10
4 uova
sale e pepe

Procedimento:
Scavate a barchetta i tranci di pane, ungeteli con l'olio, poi metteteli su una placca, tostateli nel forno a 180° per 5 minuti. Sgusciate in ciascuno un albume (tenetene da parte i tuorli)e cuoceteli al grill per il tempo necessario perchè gli albumi si rapprendano(10 minuti circa). Sfornate le baguette e nell'incavo di ognuna fate scivolare un tuorlo; salate, pepate e servite subito: con il calore del pane il tuorlo si "cuoce" leggermente.
La ricetta di queste uova è tratta dalla Cucina Italiana, mentre questa è la ricetta delle mie Baguette:

500 gr di farina 00
100 gr di burro
250 ml di latte
1 cubetto di lievito di birra
1 cucchiaino di zucchero o di miele
2 cucchiani di sale

Sciogliere il lievito nel latte tiepido e zucchero o miele e aggiungerlo alla
farina, iniziare ad impastare, aggiungere poi il burro e il sale e continuare ad impastare fino a quando sarà incordato.
Mettere in una ciotola a lievitare coperto da pellicola trasparente (circa 1 ora,1ora 1/2) poi riprendere l'impasto e fare sulla spianatoia le pieghe del tipo 2, e lasciare riposare circa 15/20 minuti sotto ad una ciotola, poi dividere in 3 pezzi e dare la forma di baguette; metterle nell'apposito stampo forato e lasciarle lievitare in luogo caldo fino a quando avranno raddoppiato il volume.
Infornare a 200° per 20/25 minuti ( io uso il ventilato).



lunedì 1 febbraio 2010

Una Domenica "innevata": Bomboloni e Canestrelli

Ieri mattina mi sono alzata e quando, guardando fuori dalla finestra, ho visto tutto bianco ho pensato: questa è proprio una giornata ideale per stare al "calduccio" e cucinare. Cucinare sì, ma che cosa, se non dei dolci?! Sì perchè i dolci sono la mia passione e quindi ho deciso di provare i Bomboloni di Paoletta che mi ispiravano davvero tanto!!!
Mentre mi mettevo al lavoro le mie figlie hanno iniziato a protestare perchè avrebbero voluto i tanto amati canestrelli ( visti sul blog di Morena alias Menta e cioccolato) così dopo aver discusso un po' abbiamo deciso di fare entrambe le cose, tanto di sicuro non andavano buttati;) e ci siamo messi al lavoro.... io con i Bomboloni e le mie figlie con i Canestrelli. Non vi dico il profumo che c'era in casa, sembrava di essere in un laboratorio di pasticceria.
Queste le foto mentre siamo al lavoro....





Qui sotto vi posto le ricette pari pari alle loro, non ho dovuto cambiare una virgola era tutto perfetto!!
Il post è un po' lungo ma vi assicuro che entrambe le ricette sono "fattibilissime":)

Ricetta Bomboloni di Paoletta

Ingredienti:
400 gr di farina (metà manitoba, metà 00)
50 gr di burro
70.gr. di zucchero
100 gr. di acqua
130 gr. di latte
10 gr di lievito di birra in cubetto
la buccia di un'arancia o di un limone ( io ho messo la buccia del limone)
i semini di un baccello di vaniglia
5 gr di sale
1 tuorlo

olio di semi di arachiede per friggere ( questo olio tiene bene il punto di fumo)
zucchero semolato per spolverizzarli quando sono fritti
Crema pasticcera ( la mia )

Procedimento:
Setacciate le due farine. In una ciotola mettete l'acqua e il lievito e mescolate per scioglierlo bene, versate poi sull'acqua e il lievito 100 gr di farina presa dal totale e mescolate per amalgamare il tutto. Coprite con la pellicola e aspettate un'ora, nel frattempo preparate gli altri ingredienti( tirate fuori il burro dal frigo perchè dovrà essere morbido); quando il preimpasto sarà pronto versatelo nell'impastatrice o in una ciotola se impastate a mano.
Aggiungete 1 o 2 cucchiaiate di farina e iniziate a mescolare, aggiungete poi il tuorlo e quando questo è ben assorbito aggiungete metà dello zucchero.
Impastate ancora bene aggiungendo ancora un po' di farina e poi l'altra metà dello zucchero. A questo punto alternate latte e farina ( meno una cucchiaiata) fino ad esaurimento e infine il sale.
Impastate bene sia a mano ( almeno 20/25 minuti) sia nell'impastatrice affinchè l'impasto sia ben incordato.
Aggiungete i semini di vaniglia, la scorza grattugiata del limone e il burro poco alla volta, sempre impastando con energia fin quando l'impasto sarà lucido ed elastico ( vuol dire allora che è incordato bene). Se lo prendete in mano dovrà tendersi come una corda ma non spezzarsi e non dovrà appiccicarsi alla spianatoia se impastate a mano. Ora mettetelo ben coperto in una ciotola a lievitare per circa 1 ora e 45 minuti.

Nel frattempo preparate una crema pasticcera.
Io la faccio così ( come ho imparato al corso di pasticceria):
Ingredienti:
500 gr di latte
150 gr di zucchero
50 gr di farina
10 gr di fecola
4 tuorli
Procedimento:
Bollire il latte con 75 gr di zucchero, montare i tuorli in una ciotola con il restante zucchero, aggiungere farina e fecola setacciate, mescolare con un poco di latte tiepido e quando il restante latte bolle, aggiungere tutto l'impasto montato.
Cuocere mescolando fino a quando riprende a bollire; quindi reffreddare velocemente la crema su una placca da forno fredda.
In questo modo, la crema anche fredda non farà la "crosta".

Una volta che l'impasto è lievitato, rovesciatelo sulla spianatoia infarinata, sgonfiatelo bene e fate le pieghe del tipo 2.
Fatelo poi riposare 40 minuti coperto da pellicola con chiusura sotto.
Ora spianate la palla con un mattarello all'altezza di 1 cm e mezzoe tagliate dei dischi con un coppa pasta.
Copriteli con la pellicola e fateli lievitare un'ora.
Infine friggeteli uno o due alla volta, immergendoli dalla parte che stava a contatto con la pellicola, in olio profondo a 170° ( per vedere se l'olio è pronto io faccio sempre la "prova-stecchino", immergendo cioè la punta di uno stecchino nell'olio, che se sufficientemente caldo dovrebbe fare le bollicine bianche intorno allo stecchino). Poi scolate bene e rotolateli nello zucchero semolato farcendoli anche con la crema pasticciera ;).

Per i Consigli vi rimando al link di Anice&Cannella.



E ora passiamo ai Canestrelli di Morena.

Ingredienti:
300 gr di burro
125 gr di zucchero a velo
250 gr di farina
250 gr di fecola o maizena
5 tuorli sodi
2 gr di sale
1 gr di vanillina

Procedimento:
Passare prima di tutto al setaccio i tuorli sodi passandoli dentro ad un normale colino(per evitare grumi nell'impasto).
Cominciare a lavorare il tutto come per una normale frolla, senza usare troppo le mani ma aiutandosi con una spatola (io ho usato l'impastatrice ;).
Una volta formato il panetto, metterlo nel frigo per mezz'ora avvolto nella pellicola; dopodichè stenderlo allo spessore di 1 cm e formare i canestrelli con l'apposito stampino a fiore (io l'ho comprato in Germania ma in questo sito tedesco lo si può acquistare ;)
Disponete i biscotti sulle placche e cuocete in forno statico a 170°C per 20 minuti una placca alla volta nel ripiano centrale ( se colorano prima dei 20 minuti vuol dire che il forno è troppo alto).
Non abbiate la tentazione di assaggirali subito perchè caldi sono una vera "schifezza" oltre al fatto che sono fragilissimi!
Lasciateli raffreddare e spolverizzateli di zucchero a velo.
Mangiati il giorno dopo sono ancora più buoni! (Io li ho chiusi in una scatola di latta, si sono conservati alla perfezione, anche se per poco tempo...ma quello non è un problema della scatola..piuttosto della nostra ingordigia!)

Ecco le foto:




Un bel primo piano...


E infine..foto d'insieme del mio lavoro della mia Domenica "innevata"

Come al solito ringrazio Paoletta e Morena per le splendide ricette. Sono entrambe ottime, da provare assolutamente!